Museo Del Lavoro Rurale / Sergei Tchoban E Agniya Sterligova
©Dmitry Chebanenko ©Dmitry Chebanenko

Dettagli del progetto:
Località: villaggio di Zvizzhi, regione di Kaluzhskaya, Russia
Tipo: Culturale – Pubblico
Architetti: Sergei Tchoban, Agniya Sterligova
Luce del tetto: Velko-2000
Costruzione: CASA MARTIN
Altezza: 8 metri
Superficie: 97,45 mq.

Nel villaggio di Zvizzhi, nella regione russa di Kaluzhskaya, gli architetti Sergei Tchoban e Agniya Sterligova hanno costruito un Museo del lavoro rurale. Gli architetti sono stati chiamati a realizzare una piccola struttura che fosse in grado di preservare la memoria culturale di questo insediamento pur inserendosi naturalmente nel paesaggio esistente. Per le sue ridotte dimensioni, il museo dispone di una sola sala; questo contiene una mostra permanente aperta al pubblico.

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Una torre con un diametro di 3,2 metri e un’altezza di 8 metri si erge in un campo di patate all’incrocio di due strade rurali, come segno che indica l’uscita da questo minuscolo insediamento, uno dei tanti villaggi simili in Russia. In effetti, si tratta di una colonna rotonda ingrandita sormontata da un capitello quadrato di oltre 1 metro di spessore.

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Un osservatore esterno troverebbe abbastanza difficile valutare la reale scala della struttura poiché, essendo rivestita di argilla, la torre sembra fondersi con la sua base di terra e con l’ambiente circostante in generale; potresti facilmente pensare che è qui da sempre.

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La torre a colonne incarna un principio fondamentale: è sia letteralmente che metaforicamente un supporto. La metafora si rivela più pienamente a chi gira intorno alla torre scoprendo sul lato più lontano dalla strada una porta poco appariscente. Entrando, vediamo che il lucernario sul tetto della struttura trasforma la torre in un pozzo di luce.

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Il lucernario è realizzato in vetro giallo, costringendo lo spazio interno dell’oggetto d’arte a brillare di una calda luce giallastra anche durante il tempo più nuvoloso. Le mura interne della torre sono interamente ricoperte da un’esposizione permanente composta da oggetti della vita contadina raccolti nei paesi e negli insediamenti vicini. Posizionati a spirale, questi manufatti sembrano elevarsi verso il cielo, sottolineando l’importanza sacrale del lavoro sulla terra, lavoro che da sempre è alla base del benessere dell’uomo.

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